
Allarme phishing: così la tua identità e i tuoi dati vengono rubati -retemusealedeisibillini.it
Occhio al phishing e ai dati sottratti sui social: ecco come funziona e come è possibile tutelarsi da questi inganni.
Con il cambiamento e l’evoluzione costante, soprattutto dal punto di vista tecnologico, anche le truffe hanno cambiato volto. A differenza del passato, ora può bastare un clic e il malintenzionato può rubare dati sensibili della vittima.
Il phishing, dal verbo inglese to fish, pescare, è la versione digitale dell’amo gettato in acque affollate: una trappola raffinata che sfrutta non la forza, ma l’inganno. E il pesce da catturare sono le vittime malcapitate.
Tutto inizia con un messaggio, spesso scritto con tono urgente o rassicurante, a volte persino affettuoso. Può arrivare via email, SMS o attraverso social e app di messaggistica. Il mittente può essere un’azienda nota, un amico, la banca, perfino un parente. Ma dietro quell’identità si nasconde qualcun altro.
Il trucco è semplice quanto geniale: indurre l’utente a cliccare su un link, inserire le proprie credenziali o scaricare un file. A quel punto, il ladro ha già a sua disposizione i nostri dati sensibili. Nel mirino è finito anche Instagram. Il social delle immagini per eccellenza, è diventato il nuovo campo di caccia per i truffatori. Qui i malintenzionati non si accontentano più dei dati: rubano identità, profili, intere vite digitali. E lo fanno con un metodo tanto subdolo quanto silenzioso.
Fishing su Instagram: così i truffatori ti rubano l’identità e i dati
Su Instagram, non è tutto oro quel che luccica. Lì dove scorrono storie patinate, like e cuori digitali, si celano oggi alcune delle truffe più sofisticate e insidiose della rete.

I truffatori si muovono con pazienza, costruendo (una falsa) fiducia. Si presentano come marchi prestigiosi, amici di lunga data o perfetti sconosciuti con offerte imperdibili. E non hanno fretta: possono attendere giorni, settimane, persino mesi prima di colpire. Si tratta della nuova frontiera del fishing: l’obiettivo è quello di rubare dati e identità alla vittima.
Il meccanismo è sempre lo stesso: carpire fiducia per estorcere informazioni, denaro o identità. Le tecniche sono davvero infinite. C’è chi finge di offrirti un lavoro da sogno, chi ti fa credere di aver vinto un premio, chi promette investimenti sicuri o prestiti lampo. Tutto, però, converge in un unico punto: la richiesta. È in quel momento che si gioca la partita più delicata ed è lì che bisogna accendere l’allarme.
Il phishing è l’arma prediletta: un link falso, un finto modulo di accesso, un messaggio dall’aspetto rassicurante. Bastano pochi istanti per vedersi rubata la propria identità digitale e i propri dati. E oggi, a farne le spese, sono soprattutto gli utenti di Instagram. Sempre più spesso, i cybercriminali non si accontentano di rubare soldi: vogliono la tua identità, il tuo volto, la tua voce.
Per difendersi e ridurre drasticamente la possibilità di essere truffati, è essenziale attivare l’autenticazione a due fattori, usare password complesse e diverse per ogni account. Soprattutto, è fondamentale non cliccare mai su link sospetti. Verifica sempre l’identità di chi ti contatta e imposta il profilo come privato, se possibile. In caso di dubbi, contatta direttamente il marchio o la persona. La miglior arma contro le truffe è la consapevolezza: diffida di chi chiede denaro o dati personali.