
Bonus single 2025: l'agevolazione per chi vive da solo-retemusealedeisibillini.it
Agevolazioni 2025 per single: detrazioni su affitto, mutuo e bollette, bonus psicologo e sostegni a giovani, studenti fuori sede e lavoratori che si trasferiscono.
Nel panorama delle agevolazioni economiche, spesso si è portati a pensare esclusivamente a sostegni dedicati alle famiglie con figli. Tuttavia, anche i single e le coppie senza figli possono accedere a una serie di bonus pensati per alleviare il peso delle spese quotidiane e fronteggiare le difficoltà legate al costo della vita. Nel 2025, sono numerose le misure disponibili per chi vive da solo, con requisiti e modalità di accesso specifiche che rispondono alle esigenze di una fascia sempre più ampia della popolazione.
Vivere da soli rappresenta spesso una scelta di vita o una necessità legata a motivi di studio o lavoro, che può comportare il trasferimento in località distanti anche centinaia di chilometri dalla propria residenza originaria. Di conseguenza, si rende necessario un supporto economico per affrontare spese come affitto, mutuo, utenze e altre necessità quotidiane.
Bonus single 2025: le principali agevolazioni per chi vive da solo
Tra gli interventi più rilevanti del 2025 figura il fringe benefit, un importante strumento di welfare aziendale. Secondo il comma 390 della legge 207 del 2024 (Legge di Bilancio 2025), il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti non concorre a formare il reddito fino a un limite di 1.000 euro per i single, mentre per chi ha figli la soglia sale a 2.000 euro. Questo beneficio comprende anche i rimborsi per le bollette di luce, gas e acqua, le spese di locazione dell’abitazione principale e gli interessi sul mutuo della prima casa.

Un’altra importante novità è rappresentata dall’esenzione fiscale fino a 5.000 euro per i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato nel 2025 che abbiano trasferito la residenza a più di 100 chilometri dal domicilio precedente. Tale esenzione riguarda i canoni di locazione e le spese di manutenzione dell’abitazione principale, con un reddito massimo ammissibile di 35.000 euro annui. Questo provvedimento è stato pensato per facilitare la mobilità lavorativa e ridurre l’impatto economico del trasferimento.
Il 2025 prevede anche detrazioni fiscali per chi si trasferisce per motivi di lavoro: chi cambia residenza ad almeno 100 chilometri di distanza può beneficiare di una detrazione sulle spese di affitto pari a 991,60 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro, o 495,80 euro se il reddito è compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 euro. Questa agevolazione è valida per i primi tre anni dal trasferimento.
Per i giovani dai 20 ai 31 anni che vivono da soli, è prevista una detrazione fiscale forfettaria pari al 20% del canone di locazione, con un minimo di 991,60 euro e un massimo di 2.000 euro, a condizione che il reddito annuo non superi i 15.493,71 euro.
Gli studenti fuori sede possono usufruire di una detrazione del 19% sull’affitto, fino a un massimo di 2.633 euro, se il contratto di locazione è stipulato con enti per il diritto allo studio, università o collegi universitari e la residenza si trova a oltre 100 chilometri dall’università. Inoltre, la legge di Bilancio 2025 ha stanziato un fondo di 1 milione di euro per il rimborso degli affitti agli studenti fuori sede, con incrementi previsti per il biennio successivo.
Sul fronte dell’acquisto della prima casa, i giovani under 36 con un ISEE fino a 40.000 euro possono accedere al bonus mutuo, che prevede la copertura fino all’80% del mutuo tramite il Fondo di garanzia giovani per il triennio 2025-2027. Questa misura offre un’importante facilitazione per chi si appresta a comprare l’abitazione principale.
Per i soggetti con ISEE inferiore a 35.000 euro, sono disponibili ulteriori bonus specifici. Tra questi, il bonus psicologo, che consente di ottenere un contributo fino a 50 euro per seduta presso professionisti convenzionati, con importi variabili in base al reddito: 1.500 euro per ISEE fino a 15.000 euro, 1.000 euro fino a 30.000 euro e 500 euro fino a 50.000 euro. Il governo ha stanziato per il 2025 un fondo di 9,5 milioni di euro per questa misura.
L’Assegno di Inclusione (AdI) rappresenta un sostegno economico rivolto a persone singole o coppie in condizioni di vulnerabilità, come disabilità o età superiore a 59 anni. L’assegno minimo è di 480 euro mensili per un periodo massimo di 18 mesi, con possibilità di rinnovo. È erogato tramite una carta elettronica e mira a contrastare povertà, fragilità ed esclusione sociale. Tuttavia, chi usufruisce dell’AdI non può accedere contemporaneamente ad altre misure come il bonus spesa della Carta Dedicata.