
Debiti, questa sentenza cambia tutto: cosa è stato deciso - Retemusealedeisibillini.it
Questa nuova sentenza su una coppia esposta ai debiti può cambiare la vita di molti italiani: cosa è stato deciso.
Una giovane famiglia con due figli ha ottenuto dal Tribunale di Crotone una sentenza che segna un importante precedente nel campo del sovraindebitamento.
La decisione ha portato alla cancellazione integrale di oltre 60mila euro di debiti, riconoscendo la buona fede e la meritevolezza dei coniugi, colpiti da difficoltà economiche non imputabili a loro responsabilità.
La nuova sentenza che cambia tutto
Il caso riguarda una coppia con due figli minori, che si è trovata in una situazione di grave difficoltà finanziaria a causa di eventi al di fuori del loro controllo. Il Tribunale ha accolto la richiesta di esdebitazione, un istituto giuridico che consente di liberarsi dai debiti in presenza di determinate condizioni, anche per soggetti “incapienti” ovvero con redditi insufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni. La famiglia, infatti, ha dimostrato uno stato di sovraindebitamento non colposo, causato da una serie di vicissitudini lavorative sfavorevoli. Tra queste, spiccano licenziamenti improvvisi e la mancanza di contratti stabili, che hanno portato a un reddito mensile complessivo di appena 1.230 euro, cifra non sufficiente per mantenere un nucleo familiare di quattro persone.
La storia della famiglia è emblematica di molte realtà italiane oggi in difficoltà. Il padre, dopo un periodo di lavoro saltuario, era riuscito a ottenere un contratto a tempo indeterminato in un supermercato locale. In previsione di un futuro stabile, aveva acceso diversi finanziamenti. Purtroppo, dopo pochi mesi, la società è fallita e lui ha perso il lavoro. Negli anni successivi, la ricerca di un nuovo impiego è stata lunga e difficile. Ha trovato un lavoro come operaio con una paga mensile di 930 euro. La moglie, invece, dipendente di un call center, è stata licenziata e solo da poco ha ripreso a lavorare come collaboratrice domestica, guadagnando circa 300 euro al mese. L’unico reddito stabile era dunque quello del marito.
Questa situazione ha portato la famiglia a contrarre debiti in buona fede, confidando in un futuro economico più certo. Il giudice ha riconosciuto come le scelte finanziarie non fossero frutto di negligenza o mala fede, ma di circostanze sfortunate e imprevedibili. È stato sottolineato anche il comportamento responsabile dei coniugi, che avevano saldato anticipatamente alcuni debiti prima del peggioramento della loro situazione finanziaria. La sentenza del Tribunale di Crotone evidenzia come l’istituto dell’esdebitazione possa rappresentare uno strumento di protezione per le famiglie oneste ma travolte da eventi negativi.

Non essendo presente alcun patrimonio significativo da liquidare – l’unico bene intestato alla famiglia è un’automobile del 2019 – il giudice ha potuto valutare in maniera approfondita la reale situazione economica e sociale della coppia. La decisione riflette un principio fondamentale: l’esdebitazione non è un mezzo per sottrarsi alle responsabilità, ma una misura che tutela chi ha agito con correttezza e si trova in una condizione di indigenza economica non volontaria. Nel caso specifico, il Tribunale ha considerato meritevole la famiglia, ritenendo che i debiti fossero stati contratti senza colpa grave.
La procedura di esdebitazione non elimina completamente ogni forma di controllo. Il Tribunale ha disposto che, per i tre anni successivi, la famiglia beneficiaria debba presentare annualmente un aggiornamento sulla propria situazione economica. Tale relazione dovrà essere accompagnata da un rapporto del Gestore della crisi, una figura incaricata di verificare la correttezza e la trasparenza nella gestione della procedura. Questo obbligo di monitoraggio è essenziale per garantire che l’esdebitazione rimanga uno strumento riservato esclusivamente a chi ne ha davvero diritto. Inoltre, serve a prevenire abusi e a tutelare la fiducia nell’intero sistema di gestione del sovraindebitamento.