Questa moneta da un euro vale quanto un'auto nuova -retemusealedeisibillini.it
C’è una moneta da un euro che vale quanto un’auto nuova: controlla se la hai in casa o nel portafogli, sarebbe un bel gruzzolo.
Collezionare monete rare è una passione di molti, e le ragioni dietro questa pratica sono numerose. Dietro può esserci un profondo amore per la storia e per la cultura. Nel caso delle monete antiche, può trattarsi anche del possedere un qualcosa che non esiste più nel mondo odierno, e che quindi costituisce una sorta di unicum che affascina.
È la sensazione di avere in mano un tesoro prezioso, che dice molto della storia di una nazione. Naturalmente, lo stimolo nel collezionare monete rare proviene anche dal fatto che più passa il tempo, più quella moneta acquisisce rilievo, soprattutto in chiave economica. A contare nella determinazione del loro valore, sono la conservazione e gli errori di conio.
Si tratta di un campo che richiede studi di un certo tipo, che spaziano da storia e geografia a lingue antiche, nonché l’essere in grado di determinare il valore dei metalli. Occhio alle truffe, ovviamente, che sono dietro l’angolo e in cui rischia di incappare chi non è esperto, in materia.
Ogni giorno, senza pensarci troppo su, prendiamo le nostre monete e per varie ragioni le spendiamo.
Una cosa normalissima, in quanto, non essendo collezionisti, non controlliamo se vi siano errori di conio, oppure altre particolarità. Eppure, sarebbe bene controllare, di tanto in tanto, se nel portafogli c’è una moneta da un euro che varrebbe, in alcuni casi, quanto un’auto nuova.
O in alternativa, sarebbe ideale per mettersi un bel po’ gruzzolo da parte, rivendendola. Stiamo parlando di una moneta da 1 euro con raffigurato l’Uomo Vitruviano, disegno realizzato da Leonardo Da Vinci. Ora, questa moneta fu coniata dalla Zecca Italiana nel 2002, ed è molto comune. Tuttavia, alcuni esemplari contengono errori di conio.
Questo non è un dato da ignorare, perché gli errori di conio sono oggetto del desiderio di numerosi collezionisti. Tali errori, infatti, rendono rare le monete. E se vi sono anche più errori di conio, cresce il valore della moneta. Di recente, una moneta è stata venduta all’asta per oltre 18 mila euro.
Questo perché il pezzo messo sul mercato ha tre stelle in meno dal lato nazionale, tre stelle che si vedono solo in parte e un bordo sinistro che è più sottile rispetto al bordo destro. È inoltre presente un doppio bordo all’interno. Tutti questi dettagli, fanno sì che si tratti di un pezzo unico.